Apprezzando le piccole fortune...

Sono fortunata. L'ho scritto l'altro giorno in qualche blog, dopo aver letto alcune riflessioni sull'emergenza in Emilia Romagna.
Non voglio dire nulla su questo: anche tu hai visto le lacrime di chi ha perduto tutto, e sai perfettamente quanto sia straziante vedere il dolore negli occhi.
Questo però mi ha fatto capire quanto le mie lamentele siano dettate dal mio lato superficiale.
E un po' mi fa rabbia rendermi conto che, nonostante i problemi che possa avere, non posso lamentarmi più di tanto.
Alt. Trovo ipocrita chi fa notare ogni volta che c'è qualcuno che sta peggio; è inevitabile: una persona che soffra più di noi, che abbia più problemi di noi la troveremo sempre. Ma questo non ci toglierà di dosso le nostre, di sofferenze, o i nostri, di problemi.

Ma noto questa "auto insofferenza" eccessiva tutto attorno a me.
Credo sia umano. E' il nostro istinto di sopravvivenza, che si è troppo sviluppato anche per il lato frivolo della vita.
Però ecco, ieri, ad un certo punto mi sono ritrovata ad arrivare a casa, dopo essermi preoccupata perchè dovevo guidare per una ventina di Km (e se posso evitare anche solo per un paio, lo faccio), innervosita dal traffico e dal caldo; e ho visto alla televisione un uomo che prima del terremoto non aveva nulla se non la sua casa, crollata su se stessa alla prima scossa, come un castello di carte al primo colpo sul tavolo.
E stavo per iniziare a preparare una sorta di festa a sorpresa, per un motivo banale ma che segnava un cambiamento nella vita di una persona che amo.
Ogni mia paura, rabbia o tristezza si è trasformata in dispiacere, senso di impotenza.
Mi capita, purtroppo, troppe poche volte di apprezzare fino in fondo ciò che ho di bello nelle giornate normali.
Perchè non dovremmo avere bisogno di eventi tragici o tristi per dire "Sono fortunato!"
Nessuno è esente dai dispiaceri. Vivere l'ho sempre visto un po' come fare il giocoliere con palline di cristallo: per una tua distrazione, per un colpo di vento o una spinta di qualcuno, in qualsiasi momento, si può far cadere una sfera e romperla. E il gioco andrà avanti anche con solo due, ma non sarà lo stesso.

Noi la festa l'abbiamo fatta comunque, ci siamo divertiti e abbiamo riso. Ma sappiamo cosa è successo e, in silenzio, abbiamo saputo apprezzare quel momento di vera felicità. E credo siano cose che vanno ricordate. E trovo bello condividerle in parte con te...


Serata in giardino da me. Non è perfetto: viene usato in parte come parcheggio, il pavimento è di cemento e le piante creano una piccola e disordinata giungla cittadina.
Come rendere l'atmosfera un po' più carina e intima?

Il bicchiere dell'ex Bionda nonchè (grande rivelazione!) Giada V. di Sorbetto al limone, e quelli di tutti gli invitati...




Da piccola sognavo di poter vendere davati casa la limonata fatta in casa (fatta al 99% da mia nonna). Ovviamente non era possibile e mi sono sempre limitata a venderla per poche lire ai miei parenti. Ora, dopo anni, l'ho rifatta e ha rinfrescato la serata un po' afosa e già troppo calda.




E non potevano mancare i piatti da "ognuno porta qualcosa".
Pollo allo yoghurt con impanatura di patatine.



Cupcakes al cacao amaro, ripieni di crema pasticcera decorati con un piccolo ciuffo di panna montata.



Torta improvvisata, avanzata dal pranzo a casa dell'Infermiera.



E ho fatto stare in posa per mezz'ora l'Infermiera e l'Artista, per scattare una foto a uno dei loro interminabili abbracci, prima che lei corresse verso l'alto Piemonte a fiondarsi sotto le coperte, per una dormita di otto ore in vista del turno di mattina.



E poi le luci. Hanno creato l'80% dell'atmosfera, ricordandomi un mix di scintillio della magica aria natalizia, e di stereotipche e calde feste elleniche.








Nei prossimi giorni inserirò le ricette della torta improvvisata, del pollo e dei cupcakes che a quanto pare hanno riscosso successo.




Ultima cosa, la più importante di questo post "leggero": se non l'hai già fatto manda un messaggio al 45500 o fai una chiamata da telefono fisso, in modo da donare 2€ per l'emergenza in Emilia Romagna e dare una piccola speranza di ricominciare...
















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