Regali, regali, regali: DIY, il coriandolo.


Cos'hanno in comune con la sottoscritta Will Smith, Catherine Zeta-Jones, Michael Douglas, Christopher Reeve, Anson Williams ed Elio Germano?
Non è la recitazione. Certo, in quarta elementare ho avuto il ruolo di protagonista nella recita a scuola, e a dire della maestra ero portata; ma non è questo.
Be', gli anni sono diversi, ma la data di nascita è la stessa.
25 settembre.
Non sono una fanatica dei compleanni, quella che fa il conto alla rovescia o non vede l'ora di ricevere gli auguri.
Però è sempre bello vedere cosa ti preparano.
Non parlo del regalo in se, quello corredato spesso dalla frase <<Scusa per il pacco ma non avevo più carta/nastri/scotch>>.
Il bello dei compleanni, secondo me, è ciò che c'è prima. Il lavoro e l'impegno che uno mette per trovare quel libro, fare quella maglietta o organizzare la festa.
Ormai anche i muri di casa mia sanno quanto io odi i regali non pensati.
Per me esiste una classifica, fatta di regali tutti rispettabili.
Fuorchè i primi.
I regali cortesia: sono quelli fatti giusto perchè il regalo "s'ha da fare".
In genere vengono acquistati al mercato o al supermercato, nelle bancarelle o sugli scaffali con la svendita ad uno o due euro.
A rappresentare la categoria sono solitamente: tazze, peluche, peluche in tazze, sveglie.
Se mi conosci e ti ho fatto uno dei suddetti regali, sappi che non ti conosco/apprezzo molto poco.
I regali originali: sono quelli che mi fa l'amica Infermiera.
Non sono le solite cose trite e ritrite, e ti fanno dire: <<Ma che carino!>>, quando li vedi.
Non vengono mai regalati a caso, senza sapere che ti piaceranno.
Li trovi nelle librerie più fornite o alle fiere più grandi.
A rappresentare la categoria sono solitamente: tazze con la superficie tipo lavagna con gessetto, stampini per cioccolatini con il libricino sul temperaggio, o altre piccole cosine che ti fanno sempre sorridere quando le guardi.
I regali soddisfazione: sono quelli che normalmente vengono fatti dai genitori o, in qualche caso, dai parenti. Per molti sono i regali migliori.
Sono cose che ti piacciono e che il "regalante" può aver captato durante una conversazione (o puoi averlo volontariamente dirottato su quella strada).
Non vi è una vera rappresentanza di categoria; qualche esempio possono essere: abbigliamento, libri, elettronica, gioielleria/bigiotteria.
I regali nonneschi e "l'effetto nonna": ovvero quelli fatti dai nonni quando sono più anziani e, in qualche caso, dai parenti.
Soprattutto se si tratta di nonni -e più in particolare delle nonne- si accetta tutto. Anche solo un biglietto d'auguri è in grado di renderci felicissimi; chiamasi "effetto nonna".
A rappresentare la categoria, comunque, sono sempre: denaro o piante.
I regali pensati: sono quelli che preferisco io.
Sono fatti pensando a quella cosa che ti piace, spesso a mano o girando l'intera città per trovare il necessariao per finirlo. O se chi regala trovi bello o utile ciò che darà al festeggiato.
Sono i più faticosi da realizzare ma i più soddisfacenti.
Non vi è una vera rappresentanza di categoria in quanto dipende dai gusti del ricevente.

Quest'anno ho amato la colazione in centro con mia madre; il pranzo, i libri sulla fotografia, e le magliette fatte stampare con la frase di due poster visti su pinterest, da Lui. E la cena con la torta che mi ha preparato mia sorella.
I tanti piccoli pensierini dei miei o il messaggio simpatico dell'amica Infermiera.


In fondo non è difficile fare un regalo. E non serve per forza un capitale.
Quindi anch'io vorrei fartene uno microscopico, che a tua volta puoi fare a qualcuno appassionato di cucina.
Ho sempre amato il guacamole, e ogni volta che lo facevo mi rendevo conto che mancava qualcosa.
Alla fine ho capito essere il coriandolo fresco!
Peccato che non sempre sia reperibile al supermercato, e rinunciare ad un ottimo guacamole (o a qualche altra preparazione che lo richieda) per questo, mi ha dato fastidio.
Quindi ho fatto qualche ricerca e ho scoperto che lo si può piantare in casa con facilità e senza dover aspettare mesi, anche se non si ha il pollice verde (parola di una che ha fatto morire qualunque pianta grassa)!
E' una sciocchezza, ma fai un po' come se ti regalassi un piccolo vasetto pieno di coriandolo...


***

"Ingredienti"
- un vaso non troppo piccolo
- del terriccio (io, tra l'altro, ne ho usato uno scadente)
- dei semini di coriandolo

Scegli un vaso non troppo piccolo, altrimenti dopo pochi giorni dovrai travasare le piantine. Più questo sarà grande più le piantine cresceranno.
Riempilo di terriccio fino quasi al bordo.
Prendi dei semini di coriandolo e adagiali sulla terra, ben separati gli uni dagli altri. La quantità dipende ovviamente dalla grandezza del vaso.
Ricopri con un centimetro di altro terriccio, senza premerlo.
Ogni giorno bagna per tenere la terra umida; non devi affogare i semini.
Nel giro di poche settimane (i germogli usciranno in una settimana scarsa) avrai delle belle piantine che potrai utilizzare per le preparazioni che lo richiedano.

So che ho dato quantità e misure generiche, ma fidati che facendo ad occhio funziona!
Devi solo contare che hanno uno sviluppo forte e velocissimo, quindi non ti conviene mettere troppi semini vicini: correresti il rischio che le radici non abbiano spazio dove crescere (diventano lunghissime).
I semini di coriandolo li trovi al supermercato e persino nei discount, nel reparto delle spezie in bottiglietta.
E questo -fine settembre, inizio ottobre- è il periodo migliore per piantarlo: resiste benissimo al freddo!


Può capitarti, come è successo a me, di vederlo seccare in estate (la mia costanza nel bagnarlo è durata poco) e quando il caldo più forte è terminato, ritrovare il vaso più rigoglioso di prima.
Quindi, perchè non provare?


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