Londra, cara Londra...
Sarai anche diversa. Colorata. Da film. Ma quanto costi?
Chè quando ho deciso di vederla, mi sono detta: "Sì, sarà costosa, ma basta rivoltare internet e qualcosa di economico si trova".
Ah, povera illusa.
Ecco quindi una mini guida per potersi permettere di visitare la capitale della fu Albione, senza piangere sulle finanze investite.
Parola d'ordine: adattarsi.
Se vuoi atterrare direttamente sull'albergo cinque stelle in pieno centro, per fare un pranzo ricco e sontuoso, prima di un bagno caldo e lo shopping sfrenato: lascia perdere (a meno che tu non possa permetterlo, e allora fermati qua).
Altrimenti sappi che devi accontentarti - ciò non significa che il viaggio sarà fatto di stenti e sacrifici.
La più grande questione di tutti i tempi: dove dormire?
Mi sono informata talmente tanto che posso vantare una certa esperienza in materia.
Mettiamola così: noi italiani abbiamo dei livelli di pulizia molto alti.
Quindi andare in un albergo inglese a tre stelle è come andare in un albergo italiano a tre stelle con la pulizia di un motel per incontri occasionali, ed i prezzi da Four Seasons.
Ecco perchè la soluzione, secondo me (e non solo me), è quella di affidarsi senza ombra di dubbio agli appartamenti.
L'amico Artista mi ha fatto scoprire Airbnb: santo subito (l'Artista ed il sito).
Semplice da utilizzare, sicuro ed è quasi impossibile non trovare qualcosa che faccia per se.
A Londra anche gli appartamenti hanno prezzi superiori alla media; ma cercando ho trovato questo che è stata la salvezza: 60€ a notte (ora aumentato a 68) da dividere in due; l'alloggio è piccolo ma perfetto per due persone (volendo si può stare anche in tre o quattro un po' stretti), pulitissimo, a nemmeno un minuto a piedi dalla metro di West Kensington, in una zona tranquilla e carinissima, con un Tesco e vari locali a pochi passi. Wi-fi compreso, cucina utilizzabile, lavatrice e aspirapolvere in comune con la palazzina -ma sfruttabili- e riscaldamento regolabile.
Ben, il proprietario, è stato di una gentilezza indescrivibile e sebbene non ci fosse lui, a portarci le chiavi è stato un suo amico altrettanto adorabile.
Quindi tieni in considerazione questo alloggio e Airbnb in generale.
I pro.
Prezzi più che competitivi, con la possibilità di avere un'intera casa per sè.
Le recensioni dei clienti prima di te aiutano nella scelta, e ci sono alcune regole per la sicurezza degli ospiti e degli ospitanti.
I contro.
Le immagini potrebbero essere false, come anche le descrizioni.
Ma ci sono le recensioni degli altri utenti (che possono essere inserite solo dopo la prenotazione ed il periodo del viaggio).
Come arrivo in Inghilterra?
Ryanair, of course!
Ormai ci sono voli che partono da tutta Italia.
I pro.
L'aeroporto più economico, si sa, è Stansted: in due, con due bagagli a mano e uno imbarcato (sia all'andata che al ritorno), abbiamo speso 63€ a testa.
Contando che a quanto pare verranno addolcite le tariffe e le regole su bagagli e voli Ryanair, è più che consigliabile.
I (semi) contro.
Gli orari sono orrendi.
Generalmente all'andata si parte sul tardi, al ritorno sul presto.
Il mio problema è stato il volo Londra-Torino, alle sette del mattino.
La soluzione può sembrare scomoda: dormire in aeroporto.
E invece la consiglio; sembrerà stupido ma è un'esperienza che rifarei.
Le luci si abbassano, il vociare si azzera. Diventa un porto sicuro dove a scorrere sono solo altre vite, altre storie.
Non dimenticherò mai la passeggiata che ho fatto in quel terminal ovattato dalla stanchezza notturna, e i sorrisi nati sulla mia bocca di fronte alle persone intente a dormire in posizioni che fanno un baffo allo yoga.
E' una soluzione adottata da tantissime famiglie con bambini in carrozzina: se riescono loro, riesce chiunque.
Come arrivo a Londra dall'aeroporto?
In pullman.
Io ho optato per Terravision, una compagnia italiana che con una decina di euro ti fa fare A/R.
Ma è consigliabile vedere le offerte anche di altre come Easybus (appartiene ad Easyjet), National Express.
I biglietti possono essere prenotati sia on-line (è la cosa migliore) che sul posto.
Si può optare anche per il treno o il taxi, ma se parliamo di risparmio lascerei stare.
I pro.
Costano pochissimo e si trovano in un attimo: una volta usciti dall'aeroporto c'è la schiera di autobus con il personale pronto ad aiutarti (Terravision ha tutti ragazzi italiani).
Inoltre quasi tutte le compagnie, una volta a Londra, fanno due o tre fermate nel centro città, in modo che tu possa scendere nel punto a te più congeniale.
I contro.
La coda per salire sul pullman, può essere lunga (anche se si è prenotato on-line).
Devi accontentarti dei posti che trovi e sperare che la tua valigia non venga sballottata troppo dagli altri passeggeri che non sempre adagiano le loro sulle altre. Un po' come le gite delle superiori.
E una volta a Londra?
L'ultima cosa da fare prima di godersi totalmente la città è la Oyster Card.
Non è necessaria, ma Londra è grande, e girarsela tutta a piedi trovo sia improponibile.
E' conveniente (contando poi che ci sono orari di punta -i peak- in cui il biglietto costerebbe di più), e carichi quanto vuoi per le zone che vuoi.
Ma qui trovi tutte le informazioni.
Io ho trovato utile anche questo link.
Cosa non posso perdermi? E cosa evitare?
Il Big Ben, Houses of Parliament, London Eye, Tower Bridge..........ma va'?
No, credo che fare gli elenchi delle attrazioni sia la cosa più inutile al mondo: digita "cosa vedere a Londra" su Google e sarai soddisfatto.
Quel che invece ho sempre sperato di trovare, erano i consigli da amici; quelli passati fieramente quasi sottobanco, come per dire "oh, sai cos'ho scoperto?"
Ho fatto così a maggio, appena tornata dal viaggio, per il compleanno dell'amica Infermiera: sapevo sarebbe partita per Londra 4 mesi dopo, e le ho preparato un mini guida.
Qui di seguito è condensata in alcune pillole (ed ecco il perchè del titolo un po' sbruffone).
It's all about the journey, not the destination.
Quindi goditi anche lo spostamento verso Londra.
Perchè quando il pullman sfiorerà le strade di periferia, comincerai a capire che sei in Gran Bretagna; le case a schiera con i giardini lunghi e stretti, ed i ragazzini allampanati in maniche corte, anche se ci sono 15°.
Se arriverai da Stansted non ti perdere i boschi: spingi il tuo sguardo oltre i rami, obbliga gli occhi a dipanarsi tra gli alberi, e goditi, anche se per la durata del passaggio, tutti i cerbiatti che riuscirai a vedere.
British Museum...se proprio devo.
Visto che quasi tutti i musei sono gratis.
Visto che il British Museum nonlopuoiperdereèbellissimoimportantissimomagnificissimo.
Visto che i musei mi piacciono.
Ci sono andata; ma mi spiace: prima ed ultima volta.
Vista la Stele di Rosetta...facciamo che andarcene?
Innanzitutto ti ci vuole almeno una giornata per vederlo bene.
Poi è un museo storico. Molto storico. Ma molto.
E a me piace la storia (il museo Egizio ai piedi della Mole non l'ho visto meno di dieci volte, e lo rivedrò decine e decine di altre), ma oggetti che partono praticamente dal "puf" del Big Bang e vanno fino all'ultimo starnuto della Regina Elisabetta, per me, è troppo.
Quindi dico: è un museo imperdibile per la sua fama, ma se dovessero chiuderlo il giorno in cui vuoi tu non disperarti. Se sei archeologo, ignorami e tornaci il giorno dopo.
(Se però fossi in quella zona, in Museum Street -la prima via sulla destra- dando le spalle al British Museum, fuori da uno dei negozi per turisti vendono delle cartoline con dei simpatici disegni con i luoghi comuni sugli inglesi e Londra: non amo le cartoline, ma se uno deve proprio mandarne, che almeno siano carine - e quello è l'unico posto dove le abbia viste).
Il cambio della Guardia da un altro punto di vista.
Bello, ma richiede tempo.
Perchè se vuoi vederlo bene devi andare almeno un'ora prima davanti ai cancelli di Buckingham Palace, e una volta che arriva la calca, uscirne è un caos.
Cercando qua e là ho trovato i consigli di una signora che consiglia di vedere le guardie smontanti e montati il turno, senza per forza entrare nella bolgia davanti a Palazzo.
Alle 11.15, davanti ai giardini di St. James's Park, ad angolo con Marlborought Road, sfila lungo The Mall la guardia a cavallo che va a dare il cambio.
Cinque minuti dopo, esce la guardia smontante accompagnata dalla banda.
Senza perdere tempo, entri nel parco e lo attraversi seguendo il ponticello; uscirai su Birdcage Walk; lì vedrai la caserma bianca da cui uscirà la banda che andrà fino a Buckingham Palace.
Io mi sono persa un pezzo, ma ho assistito al cambio lungo The Mall.
L'ho trovato più che soddisfacente.
Ho un certo languorino.
Per quanto l'inglese medio sia l'anticristo della cucina, a Londra ho mangiato come non vi fosse un domani.
La colpa è di Patisserie Valerie che sebbene abbia poco di inglese, con 3£ ti permette di fare colazione a base di mega cappuccino e brioche d'asporto (sicuramente rimane più economico di Sturbucks). Squisito il Cinnamon Danish!
E poi Konditor&Cook, con i suoi brownies il cui peso specifico è pari al piombo; e Hummingbird Bakery con i cupcakes da vetrina.
A Camden Town qualsiasi cosa sarebbe da provare (ma i noodle, che bontà).
Ma non devi perderti il Borought Market (fermata Tower Bridge): oltre al mercato classico puoi deliziare gli occhi, il naso ma, soprattutto, il palato scegliendo tra le bancarelle che vendono cibo da strada. Prova le pie di Pieminster, con i ripieni più disparati.
E poi loro: fish and chips. Puoi mangiarli nei pub, nei chioschetti lungo il Tamigi.
Io l'ho provato da Masters Super Fish, al 191 di Waterloo Road. A me il pesce non piace, ma la calda crosticina così croccante al morso, e i denti che andavano poi a tuffarsi nella carne soffice come panna, mi ha stregato. Le patatine invece, per i miei gusti, non erano nulla di che.
Comunque la cucina è a vista e il pesce viene portato fresco ogni giorno.
Sulle orme degli scarafaggi.
Scendi alla stazione metro St. John's Wood e prendi Grove End Road.
Gira a destra nella grossa strada che incroci.
Blocca il traffico e fatti fare una foto mentre l'attraversi (possibilmente dal lato dell'edificio bianco con il muretto scritto, verso il marciapiede opposto).
Ah, la "grossa strada" è Abbey Road e "l'edificio bianco con il muretto scritto" sono gli Abbey Road Studios.
Se ami i Beatles un po' ci devi andare...
I'm singing in the rain...
Ma anche "MAMMA MIA, here I go again" o "No one mourns the Wicked".
Insomma i musical. Non ci sono andata ma la prossima volta uno, anche piccolo piccolo, lo devo vedere.
Parchi e scoiattoli.
Prendi i prati all'inglese, gli scoiattoli, le sdraio a noleggio, le pattumiere per i bisogni dei cani, i cigni, le luci che riscaldano la pelle e i colori in una giornata assolata, i gruppi di ginnastica, la corsia per i cavalli; unisci tutto e otterrai i parchi londinesi.
Southbank.
Fino a qualche tempo fa ai piedi della Mole c'erano i Murazzi, un'area a livello Po dove si concentrava la movida torinese.
Poi problemi vari hanno fatto sì che venissero chiusi.
A Londra li ho ritrovati: più grandi, più curati, più elettrizzanti. A Southbank, vicino al London Eye.
Ci sono negozi, ristoranti, locali.
La ricchezza di questa zona è visibile appena arrivi. E non parlo dal punto di vista economico.
Artisti di strada intrattengono fiumi di turisti stanchi, mentre i londinesi sfrecciano presi dal vortice delle loro vite; ti rivedi, come in una moviola, sapendo che agli occhi di qualche turista, nella tua città, appari allo stesso modo.
Ma anche alla fine di questa mini-guida non ti avrò detto nulla.
Perchè Londra va scoperta; e ti scopre.
Ho scoperto che ci sono posti, oltre casa mia, in cui possa stare bene.
Ho scoperto che vado matta per la pronuncia inglese.
Che ci sono culture in cui la gentilezza è fondamentale.
Ho scoperto che, fotografando, taglio le immagini in alto ed in basso.
Che non sono poi così tanto con la puzza sotto il naso.
E che non c'è nulla da fare, un cielo minaccioso e l'aria fredda, per me vinceranno sul sole più caldo.
Nessuna guida saprà darti le sensazioni che puoi provare passeggiando per la città.
Londra devi viverla.
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