L'ultima volta che ho visitato i giardini della Reggia di Venaria (alle porte di Torino) è stato un paio di settimane fa, in una giornata di blu (per la serie,
ti piace vincere facile?)
Il caldo era asfissiante (all'entrata sono disponibili ombrelli per ripararsi dal sole), ma le prima montagne delle
valli di Lanzo erano laggiù, a creare una cornice tra cielo e verde, e la sofferenza si trasformava in meraviglia.
(Piccola parentesi storica)
I giardini - che insieme alla Reggia sono un sito patrimonio dell'umanità - rientrano in quelle che vengono definite "Residenze Sabaude": palazzi, ville e borghi che divennero sede di piacere e di vita di Casa Savoia.
Il complesso venne commissionato da Carlo Emanuele II e vista la zona ricca di selvaggina, fu destinato a divenire luogo di caccia; ancora oggi confina con il Parco della Mandria (il più grande parco recintato d'Europa) dove è tutt'ora possibile imbattersi in caprioli, cervi e cinghiali.
Chiusa la piccola parentesi storica, come sono i giardini?
Belli, ma in miglioramento.
Questo perchè nell'800 (eh sì, ci vuole un'altra piccola parentesi storica) con l'arrivo di Napoleone e la trasformazione dell'area in piazza d'armi, vennero completamente distrutti; e così rimasero fino al 2000, quando cominciarono i lavori di restauro.
Nel 2007 vennero riaperti al pubblico, e sebbene da allora siano passati 8 anni, 8 anni non sono certo abbastanza per creare una zona verde con alberi e piante secolari.
Colpa dei francesi eh.
Ma la visita vale comunque la pena. Il panorama è di per sè uno spettacolo con le vette innevate che brillano sotto il sole o i pendii verdi che salgono allontanandosi dalla città.
E poi ci sono le attività che renderanno la visita piacevole anche ai bambini:
il giro sul trenino, in gondola o sulla carrozza.
Il biglietto intero per i soli giardini è di 5€ (che aumenta di 1€ nelle
Giornate da Re) e
comprende anche
Il teatro d'Acqua delle 12.00 alla Fontana del cervo (quello più suggestivo delle 19.00, con musica e luci, è invece gratuito).
Come recita un vecchio proverbio piemontese:"Chi a vëd Turin e nen la Venaria, a vëd la màre e nen la fija", cioè "Chi vede Torino e non Venaria, vede la madre ma non la figlia".
Si può fare questo torto?
Come ti sembra? Hai mai visitato la Reggia? Ne vale la pena o no?
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